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sabato 21 dicembre 2013

Martedì 24 dicembre su Rai Premium andrà in onda "Il paese delle piccole piogge" .....Non mancate...

Il tv-movie "Il paese delle piccole piogge" è un melò esotico con sfumature thriller che racconta la storia di Anna, una donna costretta a fuggire in Kenya perché inseguita dalla mafia. In Africa, Anna incontrerà l'amore, capirà qual è il suo posto nel mondo e ritroverà se stessa.

mercoledì 18 dicembre 2013

Auguri da Giorgio per voi!

Ciao Gente!!

Poche righe per salutarvi: sono in partenza e per qualche giorno non frequenterò molto fb, quindi... buon tutto a tutti! A chi festeggia il Natale e a chi no, a chi non vede l'ora che finisca quest'anno e chi vorrebbe che non finisse mai, a chi fa fatica a pensare che il prossimo anno sarà migliore e a chi invece è ottimista.... a tutti insomma auguro buon riposo se vi riposate, buone vacanze se le fate, buon Natale se siete Gesù Bambino.

A presto!!!
G

mercoledì 11 dicembre 2013

"Maratona di New York", la lunga corsa della vita

Al Brancaccino di Roma poi in tournée il bel testo di Erba nella versione di Lupano/Gianmarini.

di Italo Valli

Il testo del drammaturgo torna a Roma, al teatro Brancaccino, con la versione dei registi-attori Cristian Giammarini e Giorgio Lupano.

Due podisti che si preparano per la celebre maratona di New York. Un cielo cosmico alle loro spalle. Non è una semplice sessione di allenamento. Quella corsa è il momento giusto per parlare di tutto: Dio, donne, sport (boxe, calcio, la grande Inter). Ed è anche l’occasione giusta per sostenersi, spronarsi, farsi domande a vicenda (tante). Una, quella che sembra essere più importante, è: perché corriamo? “Per portare a casa un risultato” risponde uno dei due. Quindi bisogna stringere i denti e insistere quando si soffre, abbattere e superare la soglia del dolore per arrivare fino in fondo.

È in scena fino al 15 dicembre, al Teatro Brancaccino di Roma, uno dei testi più famosi del drammaturgo Edoardo Erba. Maratona di New York rimane da sempre, fin dal primo allestimento datato 1993, una sfida non solo verbale, ma anche fisica, in cui gli attori corrono per l’intera durata dello spettacolo. L’allestimento di Cristian Giammarini e Giorgio Lupano (nella doppia veste di registi e interpreti) rilegge e reinventa lo spettacolo con una regia moderna che non ha paura né di cavalcare i momenti comici né di dare la giusta profondità a quegli sprazzi di dialogo che trasformano la loro in una corsa iperreale.

“Maratona di New York ha corso più di me, viaggiato più di me, fatto carriera più di me”, dice Erba. “E ho la sensazione che vivrà molto più di me. Una sensazione che si conferma a ogni versione che mi capita di vedere. Se poi vedo una versione come quella di Giammarini-Lupano, la sensazione diventa certezza”.
I due interpreti vivono in perfetta simbiosi sul palco (sia nella recitazione che nella performance atletica). Appena parte il cronometro, vivono la stessa esperienza dei loro personaggi: una corsa inarrestabile che va oltre l’atto sportivo e diventa metafora delle nostre esistenze. In un attimo arrivano al cuore del dramma con estrema semplicità e spontaneità, senza bisogno di sottolineare o marcare alcunché. Per loro la corsa è una metafora di vita, un’intera esistenza condensata in 59 minuti (la reale durata della messa in scena). Le proiezioni (sia quelle statiche dei cieli stellati che quelle rapidissime, sparate come flash, e accompagnate da scariche sonore) risultano funzionali alla storia; non cercano mai di prevalere sul testo e sanno turbare, sapientemente e al momento giusto, l’atmosfera quanto basta. Il risultato è raggiunto: trasmettere agli spettatori, per l’intera durata, il forte presagio che quei chilometri portino non solo alla fine di una strada, ma da chissà quale parte.

http://www.ilgiornaleoff.it/maratona-di-new-york-la-lunga-corsa-della-vita/


Teatro, “Maratona di New York”: la corsa e il senso della vita

Pubblicato il 04-12-2013 (Avanti!)

Due amici, un allenamento notturno, una strada di campagna, un traguardo da raggiungere. Questi gli ingredienti di “Maratona di New York” pièce teatrale firmata da Edoardo Erba, interpretata e diretta da Cristian Giammarini e Giorgio Lupano. Sul palcoscenico i due giovani attori affrontano una sfida fisica oltre che verbale: nello spettacolo, che debutta domani sera al teatro Brancaccino di Roma fino al 15 dicembre, Lupano e Giammarini sono impegnati in un’inarrestabile corsa che fonde sogno e realtà in una sola dimensione: un’unica grande notte costellata di stelle. Avanti! ne ha parlato con Giorgio Lupano che ricorda l’intensità del testo di Edoardo Erba del 1992 «breve e denso di significato».


Lupano, assieme a Cristian Giammarini siete non solo attori, ma anche direttori e corridori. Sarà stata necessaria una preparazione atletica.

Direi di sì. Nel 2009, anno del debutto della pièce, la prima volta dopo solo otto minuti ci siamo dovuti fermare. E la preparazione è stata di quattro mesi. Ora è sufficiente un mese per correre un’ora intera, la durata dello spettacolo.

La corsa come metafora della vita e dell’esistenza?

Più che la corsa, secondo me è il modo, l’approccio nei confronti del tragitto, ossia della vita. I due personaggi, durante la notte, parlano di tante cose. Edoardo Erba, autore del testo è riuscito a mettere insieme, e con sapienza, elementi diversi tra di loro, mescolandoli in modo equilibrato. Durante lo spettacolo si passa infatti con naturalezza da una risata leggera a un momento di profonda inquietudine.

Uno spettacolo che invita anche a riflettere sulla fuggevolezza della vita.

Assolutamente sì. Il tema della fuggevolezza della vita viene affrontato in modo differente dai due personaggi: il mio prende la vita a calci e a morsi, perché la vuole vivere nel presente, proiettandosi verso il futuro. Il personaggio interpretato da Cristian Giammarini, invece, è più legato al passato ed è pieno di rimpianti.

Il testo di Erba è stato tradotto e messo in scena in molte lingue. Di solito per il teatro contemporaneo italiano si tende ad importare dall’estero. Secondo te dove risiede il successo di questa pièce?

In primo luogo la corsa rappresenta sicuramente un motivo nuovo e accattivante per e nel teatro. L’altro aspetto che rende la pièce “felice” è la mistura degli argomenti trattati sul palcoscenico. E poi il colpo di scena finale che mette anche il pubblico nella condizione di voler rivedere lo spettacolo.

Perché?

Perchè se guardi la pièce una seconda volta rileggi tutto, cogli tutti i riferimenti e gli indizi perchè il testo di Erba, breve e intenso, ne è disseminato.
 

Silvia Sequi
 
 
http://www.avantionline.it/2013/12/maratona-di-new-york-la-corsa-del-teatro/#.UqiPk-KQNic


venerdì 6 dicembre 2013

E una è andata!!!
Dopo 3 giorni di set in esterno giorno (nb: 3 gradi ieri mattina a Roma!!), l'allestimento, le prove e l'ansia FINALMENTE abbaimo debuttato. Ora rimangono da fare tutte le altre repliche!
Grazie a chi c'era ieri sera e anche a chi verrà, e grazie per tutti gli in bocca al lupo che in effetti hanno funzionato!
Amici e amiche che avete corso o correrete con noi, lasciate le vostre impressioni sulla pagina di Maratona di New York pagina a mò di diario: sarà bello rileggerle quando saremo vecchi e stanchi (la prossima settimana)
G

giovedì 5 dicembre 2013

CI SIAMO! Stasera debutto di "Maratona di New York" al Teatro Brancaccino di Roma - ore 21,30

CI SIAMO!!

Almeno, io ci sono...
Stasera teatro pieno: e mentre Steve e Mario scaldano già i muscoli io me ne vado sul set del Restauratore.

Ci vediamo stasera!
G

lunedì 2 dicembre 2013

Ciao gente!!
Qui sotto trovate l'intervista a Tele Roma 56 dove parliamo di Maratona e del teatro in generale.
Mancano 3 giorni alla prima romana, e noi stiamo sempre correndo!

G


sabato 30 novembre 2013

Da Giorgio

Buongiorno gente,

devo fare una rettifica: è vero che qualcuno mi ha scritto di non riuscire a prenotare i biglietti online, e pure io non ci sono riuscito, ma è anche vero che altri li hanno presi su internet dal sito del Brancaccio già due settimane fa, quindi la colpa è nostra! Di me non mi stupisco, computer batte sempre Lupano 1-0, ma voi? VOI?? :-))
Forza riprovate o, alla peggio, telefonate! Giovedì si avvicina!
G

DICONO DI NOI

“Qualcosa di misterioso aleggia su questo strano allenamento notturno, e la corsa si trasforma in un incubo. I due bravi protagonisti conquistano il pubblico col loro correre ostinato e doloroso, superando brillantemente le difficoltà di coordinare passo, fiato, voce e battuta, vitalizzando con simpatia un testo che è anche un'intelligente e divertente metafora dell'incomprensibile e titanica fatica del vivere.”
Magda Poli – Il Corriere della Sera 


 “Quest’edizione pregevole di Maratona di New York firmata a quattro mani dai due bravi interpreti si muove lungo un doppio binario mescolando realtà e proiezione fantastica, sudore vero e angoscia esistenziale, amicizia con la consapevolezza di qualcosa destinato a finire, del tutto simile alla vita dove ognuno la sua corsa la deve fare da solo ma c’è una fine per la corsa e per la vita stessa… Uno spettacolo che si mette e ci mette in gioco. Da vedere.”
Maria Grazia Gregori – delteatro.it 


 “Giammarini e Lupano nel firmare la regia fanno centro: il pubblico, inizialmente catturato da una prova di resistenza amplificata dalle battute che scandiscono il tempo, viene a mano a mano travolto da un alone di mistero ed allucinazione iperreale che è la loro personale chiave di lettura.”
Alessandra Bernocco - Europa



venerdì 29 novembre 2013

"Maratona di New York" - Dal 5 al 15 dicembre 2013 al Teatro Brancaccino di Roma


Da Giorgio per voi sulla Fan Page Ufficiale

Buongiorno popolo,

 eccomi qua anche oggi a parlare di Maratona prima di andare a fare una bella corsetta al parco!

Sarò breve: ci sono persone che ancora lamentano il fatto che dal sito del Brancaccio è difficile prenotare i biglietti per le repliche romane... lo so, ci ho provato anche io e non ci sono riuscito :-((
Vi lascio il numero del botteghino, forse è più semplice:

 06 80687231 oppure 232 finale.

Le temperature sono in aumento gente! Non avete neanche la scusa del tempaccio per non uscire di casa e venire a correre con noi!! Animo!!

 G

"DICONO DI NOI" - Maratona di New York

“Giammarini e Lupano confezionano una regia lunare, inscrivendo la performance sportiva in un contesto onirico, metaforico, esistenziale. Anche l'interpretazione è sottile: in scena non va uno sfoggio di atletismo fine a sé stesso, quanto una sotterranea sfida psicologica prima tra uomo e uomo, poi tra uomo e Dio.”
Camilla Tagliabue – Il Fatto Quotidiano

 
“La magia si percep...isce fin dalle prime battute con gli attori immobili, di spalle al pubblico... veramente coinvolgente l'interpretazione dei due protagonisti che sono riusciti ad arrivare al cuore del pubblico. Un finale che si presta a varie interpretazioni e che commuove fino alle lacrime.”
Cristina Capodaglio – TeatroTeatro.it

“Un testo eccellente, di interessante costruzione narrativa e incredibile forza evocativa, che ha incontrato una regia ottimale e luci, immagini e video convincenti e coerenti... I due attori sudano, il loro corpo vive la stessa esperienza dei loro personaggi, la stessa corsa, la stessa fatica, e all'improvviso, dopo uno stacco surreale, la situazione si chiarisce e le parole, i movimenti e le luci accompagnano il pubblico verso una emozionante e imprevedibile rivelazione. E gli applausi scattano sinceri e inarrestabili.”
Francesca Brancaccio – Persinsala.it


“La crudeltà dell'autore colora inesorabilmente la rincorsa da fermo della coppia affidando a ciascun candidato una pioggia di parole che, dentro e fuori dal sogno, rivangano la storia umana e imprimono un impulso ritmico ai movimenti di entrambi, bravissimi, come si addice ad un dramma che, fingendo di narrare una piccola storia, tocca la nostra realtà nel profondo.”
Franco
Quadri – La Repubblica

“Edoardo Erba costruisce con questo testo due personaggi capaci di scendere dal palcoscenico e confondersi col pubblico... Sono straordinariamente bravi Giammarini e Lupano a tenerci lì, fermi e in movimento, guidandoci in una corsa tanto reale quanto metaforica. L'intensità della loro presenza scenica è altissima, pervade le loro parole, avvince gli spettatori congelati nella dimensione sospesa che gli attori sanno tenere per tutta la durata dello spettacolo.”
Ilaria Angelone – Sipario.it 


 “Questo pezzo non avrà punteggiatura perché da leggere tutto d’un fiato senza mai fermarsi a seguire l’andamento di Cristian Giammarini e Giorgio Lupano direttori attori e corridori di Maratona di New York una corsa contro lo spettatore coinvolto nell’inseguimento del tempo che scorre nei passi infiniti dei due maratoneti costretti dalla pièce di Edoardo Erba a calcare il palco correndo il rischio di fallare le tecniche di respirazione attoriali per violare le regole della recitazione con la negazione delle pause teatrali perché fermarsi significherebbe strappare tempo alla rincorsa del corso della storia delle stelle della vita. E mettere un punto necessario alla riflessione e alla rappresentazione della fuggevolezza della vita sotto l’immensa fermezza delle stelle e del creato.
Laura Cusmà Piccione – Mentelocale.it

sabato 23 novembre 2013

Da Giorgio per voi !

Buongiorno gente!!!

Sono stato latitante per qualche giorno, ma qui c'è da allenarsi per la Maratona!!
Dunque, cercherò di rispondere alle domande più frequenti che mi ponete qui o tramite mail:

- Maratona dura circa un'ora e non è adatto a ragazzi sotto i 14-15 anni;

- per quanto riguarda Roma: molti lamentano difficoltà a prendere i b...iglietti dal sito del Brancaccino: le prenotazioni si possono fare anche al telefono allo 06.80687231;

- certo che dopo possiamo vederci, salutarci, conoscerci, fare una foto;

- a proposito: non ci sono molte prenotazioni... devo
ri-postare il messaggio che ho scritto prima di Milano sullo sforzo (ma anche soddisfazione) che comporta il venire a teatro?? Forza, mollate il telecomando e venite a vedere Maratona!

- vi ricordo la pagina fb di Maratona di New York che vedete qui sotto con tutte le informazioni,

- per quanto riguarda le altre date ne parliamo più avanti, una cosa per volta.

Buon fine settimana popolo, vado a fare una corsetta!!!
G

Maratona di New York- "Dicono di noi"

D I C O N O D I N O I (in effetti dicono un sacco di cose di noi)

“Maratona di New York: quando il teatro emoziona davvero. A giudicare dalle reazioni del pubblico stavolta non si sbaglia, questa è una delle pièce teatrali più riuscite della stagione, la gente esce divertita e pure commossa dalla sala.”
Paolo Giordano – Il Giornale



“Emozionante e sempre di umana e allucinatoria malia l'incontro ravvicinato col bellissimo Maratona di New York di Edoardo Erba: Lupano e Giammarini, anche registi di uno spettacolo che ha suggestivi lampi di aleatorietà e immagini-flash d'un caos mentale, alimentano un teatralissimo dialogo, anche con ipnotici silenzi in movimento.”
Rodolfo di Giammarco – La Repubblica


 “Stupendo il testo di Edoardo Erba, che lascia spazio ad innumerevoli interpretazioni e davvero magistrale la prova alla regia e di recitazione di Cristian Giammarini e Giorgio Lupano, attori ed atleti che per 59 minuti non smettono di correre, guidandoci verso il finale inatteso senza lasciare trapelare nulla. Bravi, bravissimi a tenerci lì attenti, impegnati a seguirli nella loro corsa, a ritrovare in quelle parole ricordi, risate, querelle irrisolte, stupide incomprensioni. Da vedere e rivedere, per scoprire le infinite chiavi di lettura nascoste nel testo e scegliere il proprio finale, il traguardo della propria corsa.”
Serena Lena – SaltinAria.it

“Maratona di New York è una storia abile nel muovere i tasti dell'arte e delle corde emozionali tanto da commuovere e far ridere a distanza di una battuta. L'attenta regia di Giammarini-Lupano dà forma al viaggio di scoperta quasi fosse l'Inland Empire di David Linch. Scorrono sullo sfondo gli indizi di una memoria disorganica con cui fare i conti, corre il firmamento stellato nel tentativo di unire la costellazione di Mario con quella di Steve.”
Maria Lucia Tangorra – Teatroespettacolo.it


“Come in certi sogni in cui è tutto quasi come nella realtà (se non fosse per quella piccola increspatura, il segnale che non torna, l’elemento al posto sbagliato), i segnali disseminati fin dall’inizio a poco a poco compongono un quadro che deflagrerà nel finale in cui la commozione ha il sopravvento.Il bellissimo testo di Edoardo Erba è portato in scena da Cristian Giammarini e Giorgio Lupano, bravissimi nel dare umanità e ricchezza ai personaggi; gli applausi finali, scroscianti e protratti, sono in parte lo sciogliersi di quella tensione che, inevitabilmente, coinvolge lo spettatore assistendo a quella corsa che è vera fatica e vero sudore.”
Maria Pia Boido – SaltinAria.it


“Forse non batterete subito le mani. Anzi, magari vi chiederete pure ma come, finisce così?, ma sarà un attimo. Dopo inizierete a ringraziare i due attori, stremati veramente, ed Edoardo Erba per aver lasciato anche voi senza fiato, a riflettere su quella cosa che si chiama senso della vita.”
Maurizio Strano - MilanoMilano.eu


sabato 16 novembre 2013

Da Giorgio sulla Fan Page Ufficiale

BUONGIORNO GENTE!!

Ieri con un pò di calma ho letto alcuni vostri commenti alle maratone milanesi... ragazzi, grazie!! Mi avete riempito di orgoglio, il vostro apprezzamento ci ripaga di tutto, queste sì che son soddisfazioni!
Naturalmente... non è nostra intenzione fermarci: Cristian ed io già ci stiamo allenando per le date al Brancaccino... a questo proposito vorrei segnalarvi la pagina "Maratona di New York" dove potete trovare le date, i luoghi, gli orari, i prezzi, le promozioni, gli incontri col pubblico, la rassegna stampa... insomma, tutto! Potete anche mettere "mi piace" pensa un pò!!
Vorrei anche proporvi una cosa: sarebbe bello riunire su una stessa pagina i commenti e le impressioni di chi ha visto o vedrà lo spettacolo, che siano amici miei, di Cristian, dei teatri, frequentatori di questa pagina ecc. in modo da avere una specie di diario di viaggio di Maratona...
Magari, se non vi prende troppo tempo, potreste copiare i vostri commenti scritti qui ed incollarli sull'altra pagina, in modo da raccoglierli tutti insieme, che ne dite?
Lo so, abbiamo tutti di meglio da fare... io, ad esempio, devo andare a correre!!

Grazie ancora e... keep on running!!

 G

domenica 10 novembre 2013

HOME SWEET HOME!!

La prima parte del tour di Maratona è finita con una bellissima replica ieri sera a Milano, la corsa di oggi mi ha riportato a casa!
Appuntamento al 5 dicembre al teatro Brancaccino a Roma, ma intanto lasciatemi ringraziare gli amici ed anche gli sconosciuti che sono venuti a vedere o rivedere lo spettacolo a Milano! Grazie per il calore, gli applausi, gli in bocca al lupo, le r...isate, le lacrime, i fiori, i cioccolatini (Giorgio Gobino!), i libri, le cibarie, l'affetto che arrivava fin sul palco e ci spingeva avanti nella maratona, grazie a Quelli di Grock che ci hanno ospitati, a Walter e gli Artisti Associati che sono entrati in corsa nella corsa, a Giulio che ha fatto il lavoro per due, grazie per esserci stati anche solo col pensiero se non siete potuti venire. Grazie Edoardo che ha scritto un sogno, grazie a Cristian col quale l'abbiamo fatto diventare realtà.

Mario, Steve, ci vediamo a Roma.

La Maratona continua.

G

venerdì 8 novembre 2013

Maratona di New York - da "Punto e Linea Magazine"

In un’atmosfera onirica dai toni caravaggeschi, Mario e Steve si preparano ad affrontare insieme, ognuno a suo modo, una grande sfida, la maratona di New York. Correndo nel silenzio della notte, sovrastati dall’immensità di un grande cielo stellato, i due amici si confrontano, facendo emergere due personalità contrastanti ma complementari, intimamente legate e fondamentali per la completezza l’uno dell’altro. Realtà e sogno, corpo e anima, luci e ombre: gli opposti si incontrano, si compenetrano per andare oltre la scena, chiamando il pubblico a guardarsi dentro, indagando la propria esperienza per darle significati nuovi e inediti. L’esperimento, autenticamente metateatrale, fa convivere più visioni, spaziando dal teatro al cinema, dall’attento studio della prossemica alle proiezioni da grande schermo. Sperimentazione e tradizione si intrecciano in un allestimento moderno e affascinante, tecnicamente perfetto nella resa spazio-temporale, nella scelte musicali e illuminotecniche, intensamente emozionale e magistralmente interpretato da due giovani artisti che hanno ancora tanto da raccontare. Uno spettacolo che sorprende, diverte, commuove. Da vivere appieno, assaporando l’empatia che - solo in teatro - si crea tra attori e pubblico. Incontrando Cristian Giammarini e Giorgio Lupano da subito si percepisce la profondissima affinità artistica e personale che li lega. Amici da un ventennio, Cristian e Giorgio si incontrano nei primi Anni Novanta presso la scuola del Teatro Stabile di Torino, allora diretto da Luca Ronconi. L’amicizia e l’intesa professionale tra loro è subito colta dal grande maestro che li sceglie per interpretare, da protagonisti, Pilade di Pier Paolo Pasolini, in occasione del primo saggio della scuola nel 1993. Pilade è la storia di due amici legati da un rapporto forte, autentico, profondo e fraterno. Oreste e Pilade, Steve e Mario… A vent’anni di distanza, le due esperienze drammaturgiche si incontrano e si completano, mescolandosi per dare vita a uno spettacolo che racchiude citazioni e suggestioni autobiografiche, dai gusti letterari a quelli cinematografici, portando sul palcoscenico un lavoro in grado di andare ben oltre la scena. La scelta, difficile e ambiziosa, di essere al contempo attori e registi di se stessi, nasce proprio dalla volontà di far vivere sulla scena due personaggi veri, nati dalle pagine di Edoardo Erba per diventare fisicità, intima emozione, esperienza di vita oltre i confini della vita, per sfociare in riflessioni di respiro universale che si perdono nel cielo stellato, mentre – come scrive l’autore - “la luna si avvicina”. E la presenza dello stesso Edoardo Erba durante alcune delle prove si è rivelata fondamentale per la riuscita dello spettacolo, aiutando i due attori-registi a meglio comprendere i personaggi, per poi trascenderli in una personalissima rilettura scenica. Portata in scena per la prima volta in occasione della riapertura del Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto, durante la stagione 2008-2009, la Maratona di New York di Giammarini-Lupano inizia una corsa che dopo cinque anni non vede scemare l’interesse da parte del pubblico, in un rinnovato entusiasmo per un testo che arriva al cuore, lasciando sbigottiti e generando riflessioni che lo rendono un’opera aperta, il cui finale è scritto nel cuore e nella sensibilità di ogni singolo spettatore.

http://www.puntoelineamagazine.it/cover/maratona-di-new-york


mercoledì 6 novembre 2013

"Maratona di New York" - Al teatro Leonardo di Milano fino a sabato 9 novembre

05 Novembre 2013                    


Attori, interpreti e atleti, registi e maratoneti. Cristian Giammarino e Giorgio Lupano si presentano in una triplice veste agli spettatori della Maratona di New York, pièce di Edoardo Erba, tradotta in numerose lingue e portata sulle scene di tutto il mondo. Mario e Steve sono due amici che si allenano di notte per partecipare alla Maratona di New York e senza sosta, nel silenzio del buio rotto soltanto dalle stelle che disegnano imperscrutabili costellazioni, raccontano e si raccontano. Corrono sul posto gli attori, a simulare la corsa, e lo fanno per un'ora intera: alla fine è una più che discreta prestazione atletica (oltre che autoriale)...

Invero la Maratona di New York in scena al Leonardo da Vinci è un'opera di grande drammaticità: le esistenze (di uno x due? O di uno : due?) si dipanano come la corsa inesausta nella notte oscura e bruciante, fra ricordi e recriminazioni, amare dissolvenze, illusioni e visioni. Flash in bianco e nero, la città sedimentata lontano, sentimenti che svuotano l'anima nell'aria delle parole che volano al ritmo della corsa.

Non ci sono altri, non presenze, solo pallide e pur nette evocazioni, il deserto spettrale di una strada di cui non si scorge inizio né fine. Un panorama di solitudine rappresa. Mario e Steve corrono corrono corrono... perché? Dove? Come? Quando? E chi resterà chi diverrà?

«Lo spettacolo non tradisce il testo originale» ha detto Edoardo Erba, «ma lo rilegge, lo re-inventa, lo inserisce in una dimensione drammatica nuova. La regia è modernissima, magistrale: passa indenne dai momenti comici, senza sottolinearli e senza averne paura, e arriva diretta al cuore del dramma fondendo incubo e realtà in una sola dimensione, un'unica grande notte stellata. Notte che gli attori attraversano con una spontaneità che conquista e un'intensità che commuove. Difficile per il pubblico non ridere e non avere i brividi […] La loro corsa è un gesto iperreale e tuttavia compone un disegno preciso, espressivo e rigoroso. Che ipnotizza e che coinvolge, lasciandoti alla fine un grumo d'amore e di dolore da portare a casa, da elaborare con calma».

Un lavoro oltremodo originale, un'ora sognante in una realtà sospesa, un accenno a quei temi universali troppo spesso, nel quotidiano che mangia e smangia, superficialmente e colpevolmente gettati nella spazzatura dell'oblio.

 

Alberto Figliolia
 
 
 
 

"Maratona di New York" al Teatro Leonardo Da Vinci di Milano - Il passaggio di staffetta tra vita e morte

Maratona di New York"
Testo di: Edoardo Erba
Regia: Cristian Giammarini e Giorgio Lupano
Cast: Cristian Giammarini e Giorgio Lupano

«Perché corriamo?» è il leit-motiv che dal mero campo agonistico abbraccia il senso universale della vita in "Maratona di New York", scritto nel 1993 da Edoardo Erba (uno dei pochi drammaturghi contemporanei in Italia ndr) e riportato sul palco dell'Elfo Puccini da Cristian Giammarini e Giorgio Lupano.
Nel buio della sala si palesano le sagome dei protagonisti introdotte dalle note dei Sigur Rós, tracce guida per il pubblico nel suggerire sensazioni oniriche e visionarie.
Un tonfo quasi d'interferenza e l'allenamento può iniziare. Due amici fraterni si preparano per partecipare alla Maratona di New York, meta capace di unire due opposti modi di affrontare l'esistenza. Mario (C. Giammarini), l'anello apparentemente più debole, votato alla filosofia zen e facile ai ricordi nostalgici dell'infanzia, segue devotamente Stefano/Steve (G. Lupano), l'intransigente, l'uomo per cui o è bianco o è nero («le cose o si fanno bene o non si fanno») e che ha votato un anno della sua vita alla causa della maratona.
Corrono l'uno accanto all'altro, si sorpassano a vicenda in una simmetria che detta il ritmo della narrazione; si raccontano passando dagli argomenti prettamente maschili (donne, sesso, partite) a quelli morali e spirituali. Stefano assume il ruolo di chi insegna che «la vita è un incubo […] e devi farglielo sentire che è un incubo», non son concessi stop, ma solo stringere i denti per portare a casa il risultato. Edoardo Erba nelle pieghe del testo e gli interpreti operativamente sul palco riescono a elevare uno squarcio apparentemente quotidiano, dal sapore banale, a riflessione altra coinvolgendo lo spettatore e fotografando la realtà dominata da stereotipi. «Assecondando le suggestioni dell’autore abbiamo cercato di portare la concretezza e la quotidianità dei dialoghi in un territorio iper-reale, allucinato, dove ogni sentimento, ogni pensiero, ogni parola possa vivere la sua vita come se fosse la prima e forse anche l’ultima volta» (dalle note di regia).
Due poli contrari e complementari vivono la maratona della vita per «entrare nel mito» - Stefano – e per divertirsi – Mario, guidati dalla parola d'ordine «Go!».
Chi non si rifletterebbe in quell'imperativo categorico di voce martellante: «non possiamo deludere», schiacciati dall'idea dell'altro come qualcuno a cui dimostrare qualcosa.
L'attenta regia di Giammarini-Lupano ha deciso di dar forma al viaggio di scoperta quasi fosse l'inland empire di David Lynch. Scorrono sullo sfondo gli indizi di una memoria disorganica con cui fare ancora i conti (video di Massimo Federico); corre il firmamento stellato nel tentativo di unire la costellazione di Mario con quella di Steve.
Gli attori realizzano in scena la fatica fisica dei loro personaggi conferendogli spessore e trasmettendo la coscienza dei limiti umani. L'uno soffre pur di non ammettere a se stesso di aver spinto troppo, l'altro si rincuora sapendo che Stefano non è un mito invincibile.
"Maratona di New York" è una storia abile nel muovere i tasti giusti dell'arte e delle corde emozionali tanto da commuovere e far ridere/sorridere a distanza di una battuta secca.
Dal tunnel della notte una luce accecante illumina e scopre il velo della costruzione onirica.
Nel percorso esistenziale s'inciampa, ci si rialza spesso col dono di avere fianco a fianco chi ci vuol bene, ma bisogna essere «liberi di correre fino alla morte e liberi di fermarci» (replica Mario a Stefano).

Maria Lucia Tangorra (visto al Teatro Elfo Puccini di Milano nella stagione 2009-2010 e recensito per Teatro&spettacolo.org nel giugno 2010)

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Leonardo dal 31 ottobre al 9 novembre 2013.

http://www.teatroespettacolo.org/maratona-di-new-york--al-teatro-leonardo-da-vinci-di-milano.htm


Per informazioni:
http://www.teatroleonardo.it/

"Maratona di New York" - Uno spettacolo che diverte e commuove, tutto di corsa

Ehi, ce la fai?Ho insistito io per venire.
Una città di notte, vista dall’alto, avvolta dalle sue luci. Di botto ci ritroviamo con i piedi per terra e uno strano rumore di fondo. C’è qualcosa di inquietante. Sarà l’idea un po’ bizzarra di andare a correre sotto le stelle, mentre la città dorme. Steve e Mario si allenano per la maratona di New York, mica cotiche. C’ha va, iniziamo. Il primo minuto è sempre il più duro. Tum, tum, tum. Scarpe da ginnastica sull’asfalto. Correre con qualcuno, di notte. Il minimo che puoi fare è parlare.
Vorrei correre indietro nel tempo e rompere tutte le facce che non ho rotto.
Stare dietro nella vita. Essere costretti a inseguire. La mamma aveva paura di farti uscire. L’amico d’infanzia con cui volevi gareggiare in bicicletta. Il cedimento durante il confronto, duro, con un coetaneo. Mannaggia, dovevi spaccargli la faccia, a quello.
Quanto?!8’ 15”
Tum, tum, tum. Rimpianti e uscite fulminanti. E intanto il cielo stellato è squarciato da lampi improvvisi. Mario sente i brividi. Inquietudini. Steve e Mario si incitano a vicenda. Si conoscono da tanto. Hanno condiviso ragazze. Controvoglia. Cosa che ha infastidito notevolmente Steve, che infatti rinfaccia a Mario di avergli fregato la donna.
La figa è un ricettacolo di malattie.
Mentali.
Tum, tum, tum. Mario è insicuro, ha il terrore di non arrivare al traguardo. Steve gli ricorda che i limiti vanno superati. I dubbi esistenziali sono come le chiavi della macchina di Mario: sono sfuggenti. Dove sono finite, le chiavi? Torniamo indietro. Steve e Mario sono diversi, eppure sembrano quasi uno la coscienza dell’altro. Inquietudini.
E’ tutta la vita che sono così: gli altri che corrono e io che non riesco a stargli dietro.
E attorno il panorama cambia. Mario è disorientato. Non riconosce il paracarro, il passaggio a livello. I punti di riferimento svaniscono. Alle loro spalle, i lampi proiettano istantanee di vita. Inquietudini, ovvio.
Non mi ricordo se sono venuto a prenderti.
Tum, tum, tum. Mario non ricorda dove sia la macchina. I due si allontanano. Steve non sembra più così spaccone. Resta dietro, a incitare Mario, che corre sempre più forte, sempre più solo. Sale la musica. Una luce ci abbaglia.
Tu credi in Dio?
Che razza di domande mi fai?
Maratona di New York è una vera e propria performance fisica, divertente e commovente, interpretata e diretta da Cristian Giammarini e Giorgio Lupano con bravura, fatica e passione tali da proiettarci lì con loro, lungo un silenzioso percorso notturno che lo sforzo fisico tende a deformare in un viaggio tra ironiche, ciniche e amare considerazioni sul bilancio di una vita.
Le sollecitazioni reali sono tante. La corsa è il momento per stare soli con i propri pensieri e dialogare con la coscienza, l’unico severo amico a disposizione. Lo sport è ovviamente metafora della vita, con i suoi limiti da raggiungere e da superare, ma nel nostro piccolo mondo diventa riflesso distorto delle proprie ossessioni, tipo inseguire obiettivi vacui per necessità di fare qualcosa.
Poi ci sono le sollecitazioni irreali: chi non ha mai sognato di correre in uno spazio reso sbilenco dal funzionamento casuale della nostra mente? Vai a capirli, gli effetti della psiche in libera uscita.
Il finale tragico ed epico. Al termine di un grande bagliore, tutti i frammenti di inquietudine raccolti durante il percorso andranno al loro posto. Forse non batterete subito le mani. Anzi, magari vi chiederete pure ma come, finisce così?, ma sarà un attimo. Dopo inizierete a ringraziare loro, stremati veramente, ed Edoardo Erba per aver lasciato anche voi senza fiato, a riflettere su quella cosa che si chiama senso della vita, spesso confusa con la corsa per un lavoro da consegnare, un autobus da prendere, una laurea da conseguire, una promozione da raggiungere. E invece, di corsa che conta ce n’è solo una. E, vien da aggiungere, non ha neanche vincitori e vinti.

di Edoardo Erba
interpretato e diretto da Cristian Giammarini e Giorgio Lupano
assistente Caterina Panti Liberovici
luci Mauro Marasà
video Massimo Federico
spettacolo nato in collaborazione con Teatro Stabile delle Marche, AMAT e Comune di San Benedetto del Tronto – progetto Concordia

http://www.milanomilano.eu/maratona-di-new-york/


lunedì 4 novembre 2013

"Maratona di New York" - Recensioni

Domenica, 03 Novembre 2013 Maria Pia Boido

Dal 31 ottobre al 9 novembre. La corsa come metafora della vita in cui si va avanti a fare una cosa senza sapere il perché, ma sapendo che si deve farla fino in fondo, uno sforzo senza senso, sotto un cielo muto e privo di dei; ma anche un personale modo per gabbare quell’incubo che è il destino, uno sforzo rabbioso e vitale di dare un senso, un ordine di marcia – in senso letterale, anche – alla propria esistenza. In un’atmosfera onirica e sospesa, su un palco scevro di oggetti scenici ma ricco di evocazioni, si racconta la vicenda di due ragazzi, due amici, presi in quel momento della vita, circa trent’anni, in cui si ha già un passato su cui rimuginare, e di cui tentare un bilancio, ma ancora tanto futuro davanti, forse possibilità.



Qui l'intera recensione:

http://www.saltinaria.it/recensioni/spettacoli-teatrali/maratona-di-new-york-teatro-leonardo-milano-recensione-spettacolo.htm




Leggi altre recensioni:

http://milano.mentelocale.it/55307-milano-maratona-new-york-recensione/

domenica 3 novembre 2013

Da Giorgio su Facebook

Ciao gente!!

Scrivo dopo la terza replica a Milano per ringraziare il pubblico che cresce in maniera esponenziale!!
Dopo il debutto di Halloween un pò in sordina abbiamo avuto due repliche in crescendo, e per noi è un grande sostegno!

Inoltre sabato prossimo faremo un altro incontro con il pubblico degli studenti (e non solo), se passate dal teatro Leonardo a noi fa piacere incontrarvi.

G R A Z I E anche a nome dell'altro maratoneta Cristian, ci vediamo a teatro!

G

(svengo)

Cristian Giammarini su facebook

Entrare in teatro la sera e trovare la presentazione del nostro autore che suona così ci dà una gran forza, ci nutre l'anima, ci accende il cuore!
Grazie Edoardo!!!

"Maratona di New York ha corso più di me, viaggiato più di me, fatto più carriera di me. E ho la sensazione che vivrà molto più di me. Una sensazione che si conferma ad ogni versione che mi capita di vedere. Se poi ne vedo una come qu...ella di Giammarini-Lupano, la sensazione diventa certezza. Lo spettacolo non tradisce il testo originale, ma lo rilegge, lo re-inventa, lo inserisce in una dimensione drammatica nuova. La regia è modernissima, magistrale: passa indenne dai momenti comici, senza sottolinearli e senza averne paura, e arriva diretta al cuore del dramma fondendo incubo e realtà in una sola dimensione, un'unica grande notte stellata. Notte che gli attori attraversano con una spontaneità che conquista e un'intensità che commuove. Difficile per il pubblico non ridere e non avere i brividi. La prova atletica sul palco è notevole, Lupano e Giammarini non si risparmiano, si partecipa alla loro fatica. La loro corsa è un gesto iperreale e tuttavia compone un disegno preciso, espressivo, rigoroso. Che ipnotizza e coinvolge, lasciandoti alla fine un grumo d'amore e di dolore da portare a casa, da elaborare con calma. Insomma, questa Maratona è un grande piccolo spettacolo che merita di restare nei cartelloni dei teatri per molti anni."

 EDOARDO ERBA

giovedì 31 ottobre 2013

Ciao fan page,

dunque ci siamo, domani sera si va in scena a Milano con "Maratona di NY" per il quinto anno consecutivo!!
Intanto vorrei ringraziare tutte le persone che hanno già prenotato i biglietti presso il teatro Leonardo: noi siamo entrati nella programmazione all'ultimo per sostituire uno spettacolo che è saltato, e quindi non abbiamo avuto molto tempo né per allenarci (aiuto!) né per far...e promozione (quest'anno è una costante...): in questo senso vorrei ringraziare anche Franca che occupandosi di questa pagina ci dà una grossa mano!!
Come forse saprete sabato alle 19 Cristian ed io incontreremo il pubblico in teatro prima dello spettacolo... vi aspettiamo, sarà divertente conoscersi!

Amici e amiche, lo so che il teatro "costa" un pò di più della televisione: bisogna vestirsi, uscire di casa (magari col freddo), cercare parcheggio, comprare un biglietto... in effetti sdraiarsi sul divano col telecomando in mano è più semplice! Ma, e mi rivolgo a tutte quelle persone che ci hanno ringraziato per le emozioni che vi abbiamo regalato con PdA2, vi assicuro che la magia che si crea, quando si crea, tra attori e spettatori durante uno spettacolo teatrale è una delle più belle emozioni che si possano provare, sia per voi che per noi... non per niente il teatro continua ad esistere da più di duemila anni!! Cosa lo faremmo a fare se non ci regalasse qualcosa?

Ho scritto questo messaggio in una pausa delle prove, vedo il mio collega Cristian pronto a correre... Si parte, destinazione New York!!

Chi viene con noi?

G

mercoledì 23 ottobre 2013

Da Giorgio per Voi !

BUONGIORNO!!

E così ieri sera abbiamo chiuso in bellezza la lunga avventura di PdA2, ancora una volta grazie a tutte per i commenti, l'attenzione, i complimenti, le critiche... ma sopratutto per l'affetto!
Da una parte mi fa piacere leggere che molta gente si auspica una terza serie, dall'altra mi dispiace perché già sappiamo che non si farà: purtroppo in tv i dati d'ascolto (ma non solo quelli......) dettano legge, e con i numeri che abbiamo fatto non c'è nessuna possibilità di proseguire con PdA3.
È un peccato, perché chi ha seguito la serie l'ha molto apprezzata... ma non è il caso adesso di tornare sul discorso, più volte affrontato, dell'auditel: è andata così, punto.

In ogni caso, a voi va il mio GRAZIE più grande!
Come sempre il confronto col pubblico è il momento più difficile, ma anche bello, del nostro lavoro, e devo dire che mai come in questo caso è stato istruttivo: ho avuto la misura del vostro gradimento, ho capito come avete seguito le storie dei vari personaggi, cosa ha fatto breccia e cosa no... cosa abbiamo fatto bene e dove invece abbiamo sbagliato... cosa di noi è riuscito ad arrivare fino ai vostri cuori.
È stato bello "frequentarci" per qualche settimana, e come si dice in questi casi: non perdiamoci di vista! (...che tradotto in termini di auto-promozione significa: vi aspetto presto a teatro!!!)

Ieri sera commentavo con Erica (grazie Erica: te l'ho già detto ma te lo ripeto, sei stata eccezionale) la fine della puntata ed il senso di vuoto che ci ha lasciato, che ogni fine ci lascia, ma è stata la sensazione di un minuto: è finita una storia, ne seguiranno tante altre.

Care amiche (e amici), grazie.
Grazie Stefano.

Il vostro
G

venerdì 18 ottobre 2013

Le prossime date della tournée di "Maratona di New York"

MILANO - Teatro Sala Leonardo, dal 1 al 10 novembre 2013,
ROMA - Teatro Brancaccino, dal 5 al 15 dicembre 2013,
LONIGO, 11 gennaio 2014,
MONSUMMANO, 12 gennaio 2014,
TRIESTE - Teatro Politeama Rossetti, dal 14 al 19 gennaio 2014,
CORMONS, 21 gennaio 2014,
BOLOGNA - Teatro Duse, 23 gennaio 2014

Da Giorgio sulla Fan Page Ufficiale - Le prossime date di Maratona di New York!

Ciao Mondo!!

Grazie per i messaggi di commento sulla puntata di ieri: Stefano e Asia hanno fatto pace, lei finalmente crede alla sua fedeltà ed ora siamo tutti più felici... certo, c'è Elide che si aggira armata per Torino e Paride che mi riempie di cazzotti (non anticipo niente, si vede nel promo), quindi non crediate che tutto possa filare liscio fino ai titoli di coda...

Per chi mi ha chiesto... quando poterci vedere a teatro vi scrivo qui sotto le date definitive (a meno di aggiunte dell'ultimo momento) della tournée di Maratona di New York!!

MILANO - Teatro Sala Leonardo, dal 1 al 10 novembre 2013,
ROMA - Teatro Brancaccino, dal 5 al 15 dicembre 2013,
LONIGO, 11 gennaio 2014,
MONSUMMANO, 12 gennaio 2014,
TRIESTE - Teatro Politeama Rossetti, dal 14 al 19 gennaio 2014,
CORMONS, 21 gennaio 2014,
BOLOGNA - Teatro Duse, 23 gennaio 2013.

Inutile dire che VI ASPETTIAMO, ma forse è utile chiedervi di diffondere il verbo e di divulgare un pò queste date: se vi è sembrato che la promozione di PdA2 sia stata scarsa potete immaginare la visibilità che ha il teatro sui media!!

Grazie ancora, un abbraccio.... a martedì!!
Giorgio

mercoledì 16 ottobre 2013

Da Giorgio sulla Fan Page Ufficiale

Ciao Gente (maiuscolo, vi piace?),
come state?

Scrivo due righe in risposta alle tante mail (tutte sullo stesso argomento) che ho ricevuto sulla pagina privata oltre che qui sulla fan page.
Allora, intanto GRAZIE: sto ricevendo molti messaggi con osservazioni assai acute e pertinenti, e tutti, che siano complimenti o critiche, sono argomentati con intelligenza ed educazione.
Una delle cose che in...contra meno il vostro favore è il comportamento del personaggio di Asia in questa seconda serie: quello che vorrei fare presente è che quello che vedete è il risultato di una sceneggiatura che altri hanno scritto per noi e che un regista ha contribuito a mettere in scena (bè, sullo schermo).
A noi attori potete fare delle critiche per COME abbiamo interpretato un personaggio, non sul carattere di quel personaggio stesso o su quello che fa: se Asia ogni tre per due piglia su e scappa dalla madre non l'ha deciso Erica Banchi, ma chi ha scritto le sceneggiature! Se poi quando lo fa risulta credibile (tanto da farvi arrabbiare) è perché Erica è una brava attrice.
Tengo a specificare queste cose anche per distinguere i ruoli in questo gioco di squadra che è un film: come in ogni gioco di squadra c'è chi coordina, chi allena, e chi scende in campo a giocare, a metterci la faccia e a prendersi tanto i complimenti quanto le critiche, anche quelle che andrebbero fatte a chi, stando in panchina o negli spogliatoi, non si vede mai... (naturalmente lo stesso discorso si può fare per i complimenti per i colpi di scena o gli sviluppi della trama che, essendo opera degli sceneggiatori, andrebbero rivolti a loro...)

Molte poi si sono lamentate della scarsa promozione, del fatto che altre fiction hanno avuto ampi spazi sui giornali o nella programmazione Rai... che volete che vi dica? Io solo solo l'attore di Paura di Amare!! :-))

Invito sempre chi ha delle osservazioni da fare a girarle anche alla Rai (purtroppo non so a quale indirizzo, ma so che qualcuna di voi lo conosce): in fondo le fiction o i programmi di intrattenimento sono fatti per chi guarda la tv (e con i soldi di chi guarda la tv), ed è giusto che possiate far conoscere le vostre opinioni non soltanto a noi attori, ma anche a chi ha voce in capitolo sull'offerta televisiva.

Detto ciò, consapevole del fatto che tutti noi abbiamo cose più importanti a cui pensare, vi saluto, vi ringrazio del tempo che avete impiegato per leggere queste righe e vi dò appuntamento a domani sera per la penultima puntata di PdA2...
Alla domanda: "Dove sta correndo il povero Stefano Loi?" qualcuna ha azzeccato la risposta, qualcuna ci è andata vicino e qualcuna si è immaginata una fuga a Belgrado!! Ma benedette ragazze, che ci va a fare Stefano a Belgrado? La vita non è già stata abbastanza dura con lui?? :-))

Un abbraccio, a presto,
Giorgio

PS Stiamo chiudendo le date della tournée di Maratona di New York quindi a giorni le pubblicheremo su questa pagina... il primo appuntamento è a Roma dal 5 al 15 dicembre al teatro Brancaccino! Run baby run!!! G

domenica 29 settembre 2013

"Paura di Amare 2" - Anticipazione sulla terza puntata in onda il 1 ottobre alle 21,10 su Rai Uno

La morte di Carlo spinge Asia e Stefano a rimandare le nozze. Elide riesce a far ricadere la colpa dell’omicidio su Stefano, oltre che il suo coinvolgimento nell’esplosione degli stabilimenti della Liopharma.  Von Berg ingaggia Paride per impadronirsi dell’azienda. Mirella scopre che Sergio è veramente il padre di Davide ma vuole, comunque, tenere il bambino con lei e il marito. Poi incoraggia Asia e Stefano a sposarsi comunque. 
 
 
 

Da Giorgio su facebook - Fan Page Ufficiale

Ciao gentaccia!
Allora, due righe anche qui per ringraziarvi dei messaggi: non crediate che non ci servano le vostre critiche (senza accanirvi però!!), leggiamo e compatibilmente coi tempi bradipi che ben conoscete rispondiamo! (ma perché parlo al plurale??)
In particolare dovete aver pazienza sulla mia pagina: in controtendenza con gli ascolti di PdA2 ho ricevuto moltissime mail e piano piano (mo...ooooolto piano) sto rispondendo a tutte.
Quello che non faccio, ma ormai lo sapete, è di accettare le richieste di amicizia: non vi arrabbiate, non chiamate la mia agente, non telefonate a casa dei miei genitori e non cercate di impietosire la povera Erica!!! :-))
Un abbraccio, a martedì!
G

 PS A breve, per chi fosse interessato, pubblicherò date e luoghi della tournée di Maratona di New York! Run baby run!!!!

lunedì 23 settembre 2013

Giorgio Lupano svela i colpi di scena di "Paura di Amare 2"

La sfida maggiore per una storia d'amore si trova oltre l'happy ending, quando la routine cerca di soffocare gli occhi a cuoricino. Da questa premessa parte Paura di amare 2, di ritorno su Rai Uno in prima serata a partire da martedì 17 settembre per sei puntate. Ad anticiparci le novità di questo ciclo ci pensa il protagonista Giorgio Lupano, che riprende il personaggio di Stefano dopo qualche anno e con una consapevolezza maggiore.
Prodotta da Rai Fiction e realizzata da Ida Di Benedetto e Stefania Bifaro per TItania Produzioni, la serie continua, infatti, le vicende già note dal pubblico dal 2010 ma con un salto temporale che sembra cambiare ogni cosa...

Leggi l'intero articolo:
http://www.movieplayer.it/serietv/articoli/giorgio-lupano-svela-i-colpi-di-scena-di-paura-d-amare-2_11318/

domenica 22 settembre 2013

"Paura di amare 2": anticipazioni e trama della seconda puntata del 24 settembre

http://www.televisionando.it/articolo/paura-di-amare-2-anticipazioni-e-trama-della-seconda-puntata-del-24-settembre/93225/

Da Giorgio sulla Fan Page Ufficiale di facebook

Ciao paurose di amare,
come state?

Grazie per averci seguiti in tv martedì sera, non eravate in molte ma a molte di voi è piaciuto...
Grazie dei messaggi e dei commenti che mi avete mandato sulla mia pagina personale, con un po' di calma risponderò a tutte!
E' inutile nascondere i numeri dell'auditel ci hanno lasciato l'amaro in bocca, e ci stiamo tutti interrogando sui motivi di tanta differenz...a con gli ascolti della prima stagione, quindi se avete altri commenti o delle osservazioni da fare fate pure, ci serve sapere come la pensate!

Grazie comunque dell'affetto e dell'attenzione, quelli non sono mancati!! ...come non sono mancate le prime psicosquinternate, non ne sentivo certo la mancanza!!
E quindi, siccome ripetere giova, abbiate pazienza e non arrabbiatevi se non accetto la vostra amicizia su fb, come ho già spiegato sulla mia pagina ho i contatti solo di gente che conosco.

Detto ciò vi saluto e vi auguro buon fine settimana, ci "vediamo" martedì per il secondo episodio: a chi di voi ha lamentato una carenza di colpi di scena posso assicurare che ce ne saranno... mica potevamo spiattellare tutto nella prima puntata!! :-))

Un bacio,
grazie ancora,
G

lunedì 16 settembre 2013

"Paura di amare 2", la fiction in sei puntate andrà in onda a partire da domani, 17 settembre, su Rai 1 in prima serata

 
Dopo avervi proposto le interviste a Ida Di Benedetto e a Erica Banchi, per completare il cast dei protagonisti di Paura di amare 2, oggi vi diamo conto della chiacchierata che TvBlog ha fatto con Giorgio Lupano, che nella fiction in sei puntate in onda a partire da martedì 17 settembre su Rai1 in prima serata interpreta Stefano Loi. Tra le altre cose, l’attore torinese, che ha recitato anche in K2 - La montagna degli italiani, ci ha raccontato delle difficoltà riscontrate in questi mesi dal punto di vista lavorativo.
 
 
Leggi l'intero articolo:                                                                                                                               
                                                                                                                       
 



Altri articoli sulla fiction:

http://www.rbcasting.com/interviste/2013/09/15/paura-di-amare-2%E2%80%9D-torna-su-rai-1-la-serie-che-ha-appassionato-milioni-di-telespetttatori/

http://www.larena.it/stories/Cultura_e_Spettacoli/562522_sono_cattiva_sempre_i_buoni_mi_annoiano/

http://www.ilmessaggero.it/SPETTACOLI/TELEVISIONE/fiction_rai1_tunisia_serbia/notizie/326904.shtml

http://www.digital-sat.it/ds-news.php?id=34726

domenica 15 settembre 2013

Giorgio Lupano, intervista, "Paura di amare 2" - RB Casting


Anticipazioni "Paura d’amare 2" : il 17 settembre su Rai Uno la prima puntata

PAURA D’AMARE 2 – Parte la seconda stagione della fiction diretta da Vincenzo Terracciano e prodotta da Titania in collaborazione con Rai Fiction che nel 2010 con il suo primo capitolo ha tenuto incollati davanti alla tv 7 milioni di telespettatori. Dal prossimo 17 settembre alle 21,10 su Rai Uno tornano in sei puntate le avventure di Stefano Loi e Asia, interpretati rispettivamente da Giorgio Lupano ed Erica Banchi, due innamorati che vivono una tormentata storia d’amore.
Nel cast di Paura d’amare 2 anche Barbara Livi (Mirella), Marco Falaugusta (Paride), Dario Fiorica (Tommy), Benedetta Gargari (Carlotta), Alexia Degremont (Esther), Giovanni Scifoni (Carlo), Ahmed Hafiene (Kameni), Paolo Lanza (Gironi), Ivana Lotito (Simona), Teresa Acerbis (Olga), Brigitte Christensen (Cecilia), Sandra Collodel (Lucia), Edoardo Sylos Labini (Paolo Masini), Ignazio Oliva (Sergio Mezzanotte), Dino Santoro (Rami), Andreja Marcic (Migliani), Pedrag Ejdus (Giorgio), Irfan Mensur (Respighi), Giovanni Anzaldo (Valerio), Jacopo Troiani (Samuel), Fabio Sartor (Henri Von Berg), Alberto Molinari (Marco) e Ida Di Benedetto (Elide).
 
 

mercoledì 28 agosto 2013

"Paura di Amare 2" : Giorgio Lupano ed Erica Banchi nella fiction di Rai 1 in onda dal 17 settembre 2013

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LE FICTION CHE VEDREMO
La seconda stagione di Paura di amare, diretta da Vincenzo Terracciano e prodotta da Titania film, è stata girata tra Torino, Belgrado e Tunisi nel 2012. Andrà in onda in autunno (dal 17 settembre) su Rai 1.
 
 
http://realityshow.blogosfere.it/2013/08/paura-di-amare-2-giorgio-lupano-ed-erica-banchi-nella-fiction-di-rai1-arriva-edoardo-sylos-labini.html
 

martedì 9 luglio 2013

A Mittelfest lo spettacolo itinerante con Giorgio Lupano . L’annuncio del regista: «Forse smetto di scrivere»

CIVIDALE DEL FRIULI. La città si trasformerà. Alcuni suoi luoghi - le piazze, gli slarghi, le rive del Natisone - appariranno diversi, nuovi, agli occhi di chi è abituato a vederli ogni giorno. E stupiranno chi li vede per la prima volta. Un parco si tramuterà in laguna. Una piazza di sera a luglio si riempirà di foglie, come se fosse autunno. Lungo la riva del fiume sorgerà un campo di pannocchie. E nella piazza che fiancheggia il Duomo appariranno sedie e tavolini di marmo, come a Trieste, al Caffè San Marco. Da uno dei libri più appartati di Claudio Magris, “Microcosmi”, volume di meditazioni e suggestioni evocate dai luoghi più cari allo scrittore triestino, mondi separati, circoscritti, laterali, Giorgio Pressburger ha tratto un nuovo progetto teatrale. I nove capitoli del libro saranno le nove “stazioni” che gli spettatori di Mittelfest toccheranno in questa randagia maratona di teatro che si snoderà attraverso Cividale, per oltre cinque ore. “Microcosmi” è lo spettacolo di punta delle prime giornate di MittelFest 2013.
 
 
 

IL RESTAURATORE 2: MARTINA COLOMBARI NON CI SARA’. IN ARRIVO GIORGIO LUPANO E ERICA BANCHI

Dopo il successo di ascolti della prima stagione, arriverà in prima serata su Rai 1 nella prossima stagione televisiva Il Restauratore 2. Contrariamente al motto “squadra che vince non si cambia”, il secondo capitolo della serie, con protagonista Lando Buzzanca nei panni del “sensitivo” Basilio, presenterà diverse novità. La fiction sarà composta da 8 episodi, due in più rispetto alla prima stagione, e vedrà dietro la macchina da presa il regista Enrico Oldoini (Don Matteo, Capri), in sostituzione di Giorgio Capitani.

La novità più importante è però rappresentata dall’uscita di scena di Martina Colombari. L’ex Miss Italia, negli anni reinventatasi modella, conduttrice televisiva e infine attrice, non farà, infatti, più parte del cast, poiché impegnata su non meglio precisati progetti lavorativi. Al suo posto nei nuovi episodi arriveranno Giorgio Lupano e Erica Banchi, coppia d’attori ben nota al pubblico della fiction Rai, essendo stati protagonisti dell’altrettanto fortunata serie Paura D’amare, la cui seconda stagione arriverà in tv su Rai 1 sempre nella prossima stagione.
 
Leggi articoli:
 
 
 
 
 

lunedì 8 luglio 2013

Lupano: I “Microcosmi” di Magris mi hanno aperto un mondo

La corsa scenica si è momentaneamente impadronita di lui. «Finché tengono i legamenti, dai, si va». È un ragazzo del ’69, Giorgio Lupano, il fascinoso Stefano Loi di Paura di amare, e nulla lo distoglie dal muovere i muscoli sul palcoscenico. Chi mastica prosa sa cos’è la “Maratona di New York” di Edoardo Erba, una pièce tachicardica. Si recita correndo. Ecco, Giorgio è uno dei due attori/atleti e di chilometri, seppure da fermo, ne ha macinati a decine e decine in quattro anni di repliche.
“Microcosmi”, uno dei picchi di “Mittelfest 2013” (sabato 13, dalle 19.30), contiene pur sempre il concetto di spettacolo maratona, fortunatamente a passo d’uomo. Il libro di Claudio Magris è stato rapito da Giorgio Pressburger - regista, drammaturgo e il primo a far funzionare il festival cividalese - per farne uno show itinerante per vie, viuzze, piazze e slarghi della città ducale. Lupano è the voice, il narratore, l’autore. Colui che guida col timbro caldo le nove stazioni di una «via crucis laica», introspettiva, turistica se vogliamo, della memoria, soprattutto.

Leggi l'intero articolo:

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/07/07/news/lupano-i-microcosmi-di-magris-mi-hanno-aperto-un-mondo-1.7383028


 

Giorgio Lupano: «Che bello perdersi in viaggio. Ma io non ci riesco mai»

È un torinese doc: preciso e metodico soprattutto nel fare la valigia.
Protagonista di film e serie televisive, Giorgio Lupano quando si tratta di viaggi non si tira mai indietro, sia per lavoro sia per piacere. Tra poco sarà al Mittelfest di Cividale del Friuli con uno spettacolo tratto da "Microcosmi" di Claudio Magris. Un'esperienza che sta vivendo con il cuore itinerante: dopotutto, racconta Lupano, per girare il mondo può bastare anche un libro.

 http://viaggi.ilmessaggero.it/viaggi/invaligia/giorgio_lupano_viaggi_valigia_attore/notizie/299437.shtml

L'attore è tra i protagonisti dello spettacolo in nove tappe tratto dai racconti dello scrittore triestino e diretto da Giorgio Pressburge

Star fermo su un palcoscenico non fa proprio per lui. Ma questa volta Giorgio Lupano non dovrà correre come fa per un'ora intera nella pièce di Edoardo Erba Maratona di New York. Gli basterà passeggiare con eleganza d'altri tempi tra gli angoli più belli di Cividale del Friuli, tra le nove tappe di Microcosmi, lo spettacolo itinerante che Giorgio Pressburger ha tratto dalla raccolta di racconti di Claudio Magris che va in scena il 13 luglio, appuntamento di punta della 22ª edizione del Mittelfest  (12-20 luglio, www. mittelfest. org).





http://www.repubblica.it/spettacoli/teatro-danza/2013/07/04/news/giorgio_lupano_dalla_tv_al_teatro_al_mittelfest_con_claudio_magris-62416951/

mercoledì 26 giugno 2013

Giorgio Lupano a "Microcosmi" edizione 2013 di scena tra il 12 e il 20 luglio a Cividale del Friuli

MICROCOSMI - una delle opere più note di Claudio Magris, che permea simbolicamente l’intera edizione del festival - diviene per la prima volta uno spettacolo, un atteso evento itinerante a stazioni prodotto da Mittelfest e firmato dalla regia di Giorgio Pressburger. Il ruolo principale è affidato all’attore Giorgio Lupano con Ariella Reggio e Antonio Salines affiancati da Paolo Fagiolo, Ester Galazzi, Adriano Giraldi, Maria Grazia Plos, Riccardo Maranzana, Alessandro Mizzi, Marcela Serli, Maurizio Zacchigna. Sabato 13 luglio (con avvio alle 19.30) a Mittelfest l'ideale proseguimento del viaggio iniziato anni fa con Danubio.



Leggi l'intero articolo:

http://www.ilfriuli.it/index.php/top-news/39540-mittelfest-si-presenta.html