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giovedì 12 marzo 2015

Un intero quartiere impara la lingua dei segni per fare una sorpresa a un ragazzo sordo

Per realizzare una campagna pubblicitaria puoi scattare immagini splendide di modelle irraggiungibili, cercare di girare il video più innovativo della storia oppure puoi scendere in strada e cambiare davvero la vita di una persona.
Muharrem è un ragazzo di Istanbul ed è sordo: tra i tanti problemi che questa condizione comporta, c’è ovviamente la fatica nel relazionarsi con chi lo circonda. Le persone più vicine a lui nel corso degli anni hanno imparato come comunicare con lui, ma passanti e semplici conoscenti restano entità con cui è difficile avere un rapporto.

E qui interviene la campagna pubblicitaria: per lanciare il proprio servizio assistenza pensato per non udenti e per persone con problemi di udito, Samsung, con l’agenzia Leo Burnett, ha messo in piedi un’iniziativa imponente. Per oltre un mese, gli abitanti del quartiere in cui vive Muharrem hanno imparato segretamente la lingua dei segni e così un giorno Muharrem di colpo si è trovato in un (piccolo) mondo in grado di comunicare con lui. La reazione, ovviamente, è stata la commozione.
Qui sotto trovate il video e alcuni screenshot dello spot, tratti da Boredpanda.



http://www.dailybest.it/2015/03/10/quartiere-impara-lingua-segni-sorpresa-sordo/#

mercoledì 11 marzo 2015

Buongiorno!!
È arrivato il momento di parlarvi del mio prossimo progetto: uno spettacolo che sarà anche una sfida entusiasmante e bellissima alla quale sto lavorando da più di un anno!
Probabilmente molti di voi ricorderanno un bel film, vincitore di Oscar, Golden Globe e molti altri premi, intitolato Figli di un Dio Minore, la storia di un insegnante di logopedia (James Leeds) che lavora in un istituo per sordi dove, tra gli altri, incontra Sara Norman, ragazza sorda dalla nascita di cui si innamorerà e con cui cercherà di trovare un modo comune di comunicare, un "ponte" tra il mondo degli udenti e quello dei sordi, un luogo paritario dove nessuno sia, appunto, figlio di un Dio minore.
Quel film è tratto da un'opera teatrale scritta nel 1980 da Mark Medoff e negli anni rappresentata in molti paesi del mondo ma mai in Italia: qualche anno fa un amico e bravissimo regista, Marco Mattolini, mi ha fatto leggere il testo (che rispetto al film è meno incentrato sulla storia d'amore e più sulle implicazioni sociali ed anche politiche della vicenda), ed un anno e mezzo fa abbiamo messo mano al progetto grazie alla buona volontà ed alla passione di due produttori che si sono uniti per realizzare la prima edizione italiana di FIGLI DI UN DIO MINORE!!!
Grazie quindi ad Alessandro Longobardi e Walter Mramor il nostro spettacolo debutterà il 2 e 3 agosto al Festival di Borgio Verezzi (Savona), e sarà poi ripreso nella stagione invernale in date e piazze da definire (sicuramente saremo a Roma, Bologna, Gorizia...).
Insieme a Marco Mattolini, che ringrazierò sempre per aver pensato a me per questo testo meraviglioso, voglio citare e ringraziare le altre persone coinvolte in questo progetto: il traduttore Lorenzo Gioielli e l'Agenzia Danesi Tolnay, l'infaticabile ed entusiasta aiuto regista (e molte altre cose) Laura de Stroebel, Emanuela Rea, Barbara Vernassa e l'Istituto Statale dei Sordi di Roma nelle persone del Prof. Ivano Spano, Luca Bianchi, Francesca di Meo e Luca Des Dorides.
Grazie al sostegno ed alla collaborazione dell'Istituto infatti abbiamo avuto tutta una serie di supporti logistici: aiuto da parte di insegnanti, interpreti, mediatori culturali, uso di spazi e materiale informativo, aiuto nella ricerca degli attori ed in particolare dell'attrice sorda che interpreterà Sara: siccome in Italia le opportunità di lavoro per attori sordi sono solo a livello amatoriale noi siamo andati a cercarla, e l'abbiamo trovata, all'estero! La fantastica Rita Mazza affronterà il ruolo che ha portato fama e premi all'altrettanto meravigliosa Marlee Matlin, mentre io cercherò di non sfigurare nei panni del prof. Leeds portato sullo schermo da William Hurt (!)
Siccome gran parte dello spettacolo sarà "segnato" (parlato in voce e/o in LIS, lingua Italiana dei Segni), sto studiando ormai da 10 mesi con un paziente, paziente, pazientissimo insegnante (che ringrazio per la pazienza) che ha preso a cuore il progetto ed il mio caso disperato, Vincenzo Speranza.
Tutte le persone che ho citato stanno lavorando con vera passione ad uno spettacolo unico per le tematiche che affronta, le realtà che descrive e le modalità con cui lo stiamo realizzando: forse qualcuno ha visto su fb che abbiamo creato anche un seminario/laboratorio per attori sordi e attori udenti, esperti di semiologia, traduttori, operatori del settore e mediatori culturali per capire come poter usare le potenzialità del teatro per portare al pubblico dei sordi, oltre che a quello canonico degli udenti, un testo in cui si parla della loro realtà e che da molto tempo è consideato una pietra miliare della "cultura sorda".. potrei parlare per ore del mondo incredibile e complesso che sto imparando a conoscere (quello dei sordi appunto), e non è detto che non lo faccia.... ma questo post, che voleva solo darvi una notizia, sta già diventando troppo lungo, quindi per oggi basta così... Sapete che posso essere stringato ai limiti del criptico, ma quello che non sapete è che quando qualcosa mi coinvolge ed appassiona come questo lavoro posso diventare molto ma molto logorroico!!
Grazie per aver letto fin qui, vi darò informazioni man mano che il progetto crescerà... e crescerà tanto, parola di lupetto. ;))
G

domenica 1 marzo 2015

Da Giorgio per voi

Ciao a tutti,
rispondo a chi, in questi giorni, mi ha chiesto spiegazioni sul fatto che non farò "Doppio sogno" al Quirino di Roma (né in una eventuale ripresa il prossimo anno).
Non c'è nessun problema di salute (per fortuna!), nessun lavoro che si sovrappone a quelle date, nessun problema con la produzione o con gli altri attori: semplicemente ci sono state delle (normali) divergenze riguardo la messa in scena dello spettacolo per cui ho chiesto di essere sostituito e sono ...stato accontentato.
Mi sostituirà un bravissimo collega, Ruben Rigillo, che giustamente prenderà il mio posto già al Quirino perché è una piazza importante per la promozione e vendita dello spettacolo la stagione prossima.
Mi dispiace per chi ha già comprato il biglietto: visto che lo spettacolo comunque andrà in scena (e ci mancherebbe altro!) non è previsto nessun rimborso.
Fine della vicenda.
A breve vi racconterò cosa bolle in pentola per la prossima estate... roba seria! :-))
Buona serata,
G