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domenica 1 aprile 2012

«CittàTeatro», una vetrina di proposte al Piccolo Eliseo

Dal 10 aprile al Piccolo Eliseo parte la terza edizione di RomaCittàTeatro che, fino al 27 maggio, propone due mesi totalmente dedicati alla drammaturgia contemporanea italiana, sia ai suoi successi consolidati, sia alle più recenti sperimentazioni. Una piccola ma ricca vetrina di nuove proposte, con la direzione artistica di Orazio Torrisi, che cerca di sfidare le barriere e gli ostacoli del teatro di oggi. Da autori come Dacia Maraini ed Edoardo Erba a Eleonora Danco e Davide Enia. Tra gli attori impegnati, Mariangela D' Abbraccio, Lunetta Savino, Giorgio Lupano e Valentina Lodovini. Afferma il direttore dell' Eliseo e Piccolo Eliseo Massimo Monaci: «L' organizzazione del sistema teatrale nel nostro paese fotografa una realtà ferma agli anni Settanta. Questo sistema va scardinato e cambiato». Interviene Torrisi: «Nell' arco dell' ultimo triennio, abbiamo cercato di portare il nostro contributo, lavorando per dare un senso profondo al sottotitolo della nostra rassegna di primavera: l' arte dell' attore e del racconto. La sola arte che, in questo momento di profondissima crisi, può conferire al teatro una nuova vitalità, fondata sul ritorno ai valori originari del palcoscenico». Si comincia con «Così in terra» di Enia, dove si racconta una Palermo sporca, violenta ma anche luminosa. Dal 18 aprile, «Intrattenimento violento» della Danco, interessante per la forza della scrittura tra italiano e romanesco. Poi «Maratona di New York» di Erba: due amici che si allenano di notte per andare a correre la maratona, tra speranze e delusioni. Segue «Teresa la ladra» della Maraini: cinquant' anni di storia italiana, dagli anni Venti ai Settanta, raccontati attraverso le vicende amare e buffe della protagonista, povera e diseredata. Si chiude con «Il pigiama», ovvero solo gli stupidi si muovono veloci, di Daniele Prato, con Francesco Montanari e la regia di Daniele Prato. Una commedia che vuole raccontare, in toni divertenti e non solo, il vago senso di vuoto che si vive quando qualcuno che si ama ha deciso di non far più parte della nostra vita. Dunque, protagonista un uomo in pigiama, sdraiato sul letto, che pensa ad alta voce.
http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/30/Drammaturgia_oggi_Roma_co_10_120330056.shtml

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